città metropolitana bari

La Città metropolitana di Bari rappresenta uno dei 10 enti amministrativi del territorio italiano (città metropolitane) identificati dal decreto legge 95 del 6 luglio 2012 di revisione della spesa pubblica (spending review). Previsto per la prima volta dalla legge 8 giugno 1990, n. 142 (artt. 17-21) sul nuovo ordinamento degliEnti locali, ha trovato nuovo slancio nell'art. 114 della Costituzione della Repubblica Italiana, dopo la riforma dell'ordinamento della Repubblica del 2001 con la modifica del titolo V della Carta Costituzionale

domenica 1 settembre 2013

Per una storia dell’evoluzione urbanistica della città di Bari e dei suoi possibili scenari


Bibliografia iniziale
1        Decreto n. 1720 del 25 aprile 1813: Decreto per autorizzare la costruzione di un Borgo fuori la porta di Bari, il quale porterà il real nome: facendosi alla città di Bari delle concessioni per tale oggetto.
2        Decreto n. 265 del l° dicembre 1814: Statuti per la regolare formazione del Borgo di Bari – Attribuzioni della Deputazione e suoi membri componenti.
3        Decreto D. 201 del 5 dicembre 1815: Decreto concernente la già ordinata costruzione del nuovo" Borgo di Bari.
4        M. Petrignani, Bari, il borgo murattiano. Espoprio, forma e problema della città, Bari 1972
5        Bari, I regolamenti per l’edilizia, a cura di F. Tatò, Bari 1979
6        V. Rizzi, I cosiddetti Statuti murattiani per la città di Bari, Bari 1959
7        G. De Ruggiero, Il pensiero politico meridionale nei secoli XVIII e XIX, Bari 1922
8        M. Viterbo, Il Sud e l’Unità, Bari 1966
9        G. Masi, La partecipazione della Puglia alla rivoluzione liberale unitaria, Napoli 1961
10    C. De Cesare, Delle condizioni economiche e morali delle classi agricole nelle tre provincie di Puglia, Napoli 1859
11    G. Petroni, Della storia di Bari dagli antichi tempi sino all’anno 1856, Napoli 1857-58
12    O. Bordiga, L’agricoltura e l’economia agraria della provincia di Bari, in La terra di Bari sotto l’aspetto storico, economico e naturale, Trani 1900
13     Piano Regolatore della città di Bari (ex lege 25 giugno 1865, n. 2359)
14    D. Di Bari, Bari: vicende urbanistiche del centro storico (1867-1967), Bari 1968
15     A.M. Ceci, E.Corvaglia, M.Scionti, Meccanismo urbano e modello di sviluppo dal fascismo ad oggi, in AA.VV., Bari questione urbana e piano regolatore. Ricerca su una città meridionale. Bari 1978
16    S. La Sorsa, Il Duce e la Puglia, Bari 1934
17    A. Violante, Bari la città più nuova d’Italia, Roma 1935
18    A. di Crollalanza, Le realizzazioni del Fascismo nei lavori pubblici, in Rivista italiana di edilizia e lavori pubblici, 1930
19    L. Bortolotti, Storia della politica edilizia in Italia, Roma 1978
20    V. Castronuovo, La politica economica del fascismo nel Mezzogiorno, in Studi storici, 1976, fasc. 3
21    A. Forcignanò e G. Palmiotto, Progetto di demolizione e ricostruzione di Bari Vecchia, Bari 1926
22    G. Giovannoni, La sistemazione edilizia di Bari vecchia, in Bollettino d’arte, 1932 fasc.10
23    C. Petrucci, L’urbanistica dall’antichità ad oggi, Firenze 1943
24    M. Petrignani, M. Ruggiero, La pianificazione urbana in Italia. La città meridionale, in AA.VV., Questione urbana e sviluppo edilizio, Bari 1980
25    D. Borri, Produzione capitalistica dello spazio urbano e residenza popolare, in AA.VV., Questione urbana e sviluppo edilizio, Bari 1980
26    PRG della città di Bari del 14.03.1952 - Relazione generale
27    A. Cucciolla, Bari negli anni ’50. Il nuovo PRG Piacentini-Calza Bini, in AA.VV., Questione urbana e sviluppo edilizio, Bari 1980
28    E. Minchilli, Inchiesta urbanistica sulle città italiane: Bari in Casabella-Continuità, n.230 (1959)
29    G. Amendola, La comunità illusoria. Disgregazione e marginalità urbana: il borgo antico di Bari, Milano 1979
30    A. Cucciolla, L. Minenna, G. Mona, Problemi e scelte negli anni del centro-sinistra in Bari in AA.VV., Questione urbana e sviluppo edilizio, Bari 1980
31    D. Morelli e P. Pastore, Realtà urbana e formazione storica del CEP, in AA.VV., Questione urbana e sviluppo edilizio, Bari 1980
32    L. Barbiera, D. Borri, V. Canta, C. Palmiotto, Caratteri della trasformazione urbana e crisi dello sviluppo (1971-1977), in AA.VV., Bari questione urbana e piano regolatore. Ricerca su una città meridionale. Bari 1978
33    P. Pastore, La legge 18.4.62 n.167 e la pianificazione dei nuovi quartieri popolari a Bari, in AA.VV., Questione urbana e sviluppo edilizio, Bari 1980
34    M. Petrignani, Sommario e guida della legislazione urbanistica nel progetto della città, Istituto di architettura e urbanistica della facoltà di Ingegneria di Bari, Bari 1979
35    PRG della città di Bari - Variante approvata con decreto del presidente della Giunta Reg.le n.1475 dell’8-7-1976 – Relazione Generale
36    Comune di Bari, Piano Strategico BA 2015 Terra di Bari, 2008
37    Comune di Bari, Documento Programmatico Preliminare al nuovo Piano Urbanistico Generale per la Città di Bari, 2011


Cartografia
1        C. Gambacorta, Pianta della città, 1599 incisione a colori - Biblioteca Nazionale Marciana, Venezia
2        G. B. Pacichelli, Veduta prospettica della città di Bari - incisione sul rame - contenuta in G. B. Pacichelli, Il regno di Napoli in prospettiva diviso in dodici provincie, Napoli 1703
3        E. Donker, La Rade devant Barri, 1705
4        T. Salmon, Veduta della città di Bari capitale della Terra di Bari nel Regno di Napoli - incisione sul rame - contenuta in T. Salmon, Lo stato presente di tutti i paesi e i popoli del mondo, Venezia 1761-62
5        V. Lapegna, Carta scenografica della città di Bari … (Carta Dottula), 1770 - incisione a colori - Biblioteca Provinciale di Bari
6        Des Prèz, Veduta della città e del porto di Bari, 1784 - acquaforte - contenuta in Saint-Non, Voyage pittoresque
7        Chastelet, Veduta dell’ingresso e di una delle porte della città di Bari, 1784 - acquaforte - contenuta in Saint-Non, Voyage pittoresque
8        G. Palenzia, F. Viti, Pianta del regio Castello della città di Bari, colle mura, …, 1790 - incisione a colori - Archivio Comunale, Bari
9        G. Prade, Particolari del progetto del primo tratto da Bari …, 1818 - disegno a china a colori - Archivio di Stato, Bari
10    G. Prade, Piante del borgo murattiano, 1819 - disegno a colori - Archivio Comunale, Bari
11    G. Gimma, Prospetto della terza isola interna del Borgo …, 1828 - disegno a colori - Archivio di Stato, Bari
12    V. Capini, V. Fallacara, Pianta del Borgo che si sta costruendo nel comune di Bari …, 1838 - disegno a colori - Archivio di Stato, Bari
13    A. Verico, Veduta della città di Bari, capoluogo della Provincia, 1845 - incisione sul rame - contenuta in A. Zuccagni Orlandini, Atlante illustrativo
14    P. Trotti, Pianta di ingrandimento della città di Bari, 1867 - disegno a colori - Archivio di Stato, Bari
15    Ufficio Tecnico Comunale, Progetto di massima della strada per la cinta daziaria di Bari, 1870 - copia su lucido - Archivio di Stato, Bari
16    Mappe catastali della città di Bari, 1874 - Rilievo a mano aquarellato - Ufficio Tecnico Erariale, Bari
17    C. Calò, Pianta della città di Bari, 1880 - disegno a china - Archivio di Stato, Bari
18    Ufficio Tecnico Comunale, Piano regolatore di ampliamento della città di Bari, 1884 - stampa a colori - Archivio di Stato, Bari
19    Ufficio Tecnico Comunale, Pianta dei suoli municipali censiti, 1887 - copia a stampa - Archivio di Stato, Bari
20    Ufficio Tecnico Comunale, Progetto di risanamento di Bari Vecchio, 1892 – copia a stampa - Archivio di Stato, Bari
21    Ufficio Tecnico Comunale, Planimetria dello sviluppo edilizio della città di Bari, 1911 - Archivio di Stato, Bari

lunedì 19 agosto 2013

La Città metropolitana di Bari - il nuovo ddl

La Città metropolitana di Bari, già prevista nel nostro ordinamento  dalla legge 8 giugno 1990, n.142 ed inserita nel Tuel e nella Costituzione della Repubblica Italiana all'art. 114, ma mai istituita, dal recente Disegno di Legge   “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle  unioni  e fusioni di Comuni”, esaminato dal Consiglio dei Ministri  in data 26 luglio 2013 ed inviato alle Camere per la definitiva approvazione, viene confermata quale uno dei 10 enti locali del territorio italiano, configurandola, però, come ente territoriale di secondo grado. 
Nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione delle competenze e autonomia, lo schema del d.d.l. approvato dal Consiglio dei Ministri, in  attesa della riforma costituzionale di abolizione delle Province, di prossima emanazione, prefigura, infatti, anche un nuovo assetto istituzionale degli enti locali, istituendo per il  governo del territorio soltanto due livelli amministrativi a elezione diretta: Regioni e Comuni e riconoscendo, invece, ad enti di secondo livello quali appunto le Città metropolitane, le Province, fino all'entrata in vigore della riforma costituzionale, e le Unioni dei Comuni, lo svolgimento di funzioni relative ad area vasta, cioè quelle sovracomunali e provinciali.
Per tali enti, di cui viene riconosciuta l'importanza strategica e la migliore rispondenza ai criteri di efficacia, oltre di risparmio dei costi, il d.d.l. approvato  prevede già dall'anno 2014 cambiamenti sostanziali, sia negli assetti istituzionali, che nelle funzioni, assegnando ad organi composti da membri di diritto, quindi, senza necessità di elezioni, il compito di occuparsi degli stessi, a titolo gratuito. Spetta, in particolare, ai sindaci eletti nei Comuni facenti parte del territorio provinciale provvedere  a predisporre lo statuto nonché a determinare, secondo quanto previsto dal d.d.l., le funzioni, le modalità di elezione tra i sindaci per gli organi di vertice,  il trasferimento delle competenze .
 Viene prevista, intanto, già dal 1° gennaio 2014  la costituzione della Città metropolitana di Bari, unitamente a quelle di  di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma Capitale, Napoli e Reggio  Calabria, al fine di dar vita al relativo statuto e  renderla  operativa dal 1° luglio 2014, mediante immediato subentro alla  Provincia di Bari, che viene soppressa. 
Oltre ad ereditare tutte le funzioni della Provincia, sostituendosi come ente di secondo grado, la Città metropolitana di Bari,  così per le altre Città metropolitane, è chiamata soprattutto a curare  lo sviluppo strategico del territorio mediante attività di coordinamento, promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione nonché mediante l'attività di pianificazione territoriale generale, la promozione dello sviluppo economico e il sostegno alla ricerca.
ll d.d.l. approvato prevede che alla Città metropolitana siano trasferiti patrimonio, risorse e personale della ex Provincia e che, come primo assetto istituzionale, il sindaco metropolitano sia il Sindaco della Città capoluogo e che il Consiglio sia costituito dai Sindaci dei comuni con più di 15 mila abitanti e dai Presidenti delle Unioni dei Comuni con 10mila abitanti, che si esprimono con voto ponderato. Per i primi tre anni ne fanno parte anche i Presidenti delle Unioni di Comuni istituite per l'esercizio delle funzioni obbligatorie.
In alternativa a questo assetto istituzionale formato dai soli membri di diritto, il d.d.l., all'art. 4 – comma 2° -, prevede la facoltà di ricorrere anche ad un altro, se specificatamente indicato dallo Statuto all'atto di costituzione della Città metropolitana.
In questo secondo assetto il Sindaco metropolitano è di diritto il Sindaco della città capoluogo, mentre i componenti del Consiglio sono eletti  con elezioni di secondo grado, dai Sindaci e dai Consiglieri comunali dei Comuni appartenenti al territorio della città metropolitana, che si occupano della stessa , sempre a titolo gratuito.
Il d.d.l., nello stesso art.4, comma 2°- prevede, altresì, anche la possibilità  di elezione da parte dei cittadini del Sindaco metropolitano e dei componenti del Consiglio metropolitano, mediante elezioni dirette a suffragio universale.
Tale facoltà, sempre se prevista dallo Statuto, è possibile  esclusivamente a decorrere dal 2017, scadenza di un triennio dalla data di costituzione della città metropolitana,  e, comunque, se non successivamente all'approvazione della legge statale sulla legge elettorale.

 E', inoltre, condizione necessaria affinchè si possa far luogo ad elezioni a suffragio universale del Sindaco e del Consiglio metropolitano,  che entro il termine predetto si sia proceduto ad articolare il territorio del Comune Capoluogo in più Comuni, secondo la procedura prevista nel dettaglio dallo stesso d.d.l.

HISTORY of PALESE and SANTO SPIRITO

HISTORY of PALESE

The first urban nucleus of Palese arises when, in the second half of the seventeenth century., Spreads the practice of granting land in perpetual lease. Plots of land to cultivate are granted by the owners (or ecclesiastical bodies landowners residing in the municipalities of Bito, and Bari Modugno) in favor of the settlers and farmers natives of neighboring countries. In the face of someone else's right to enjoy and embrace the fruits, the settlers undertake any obligation to make improvements to agricultural land and to the owner, for a specified period, a periodic rental represented by a sum of money or a part of the production. Over time, having the ability to pay, the settlers begin to redeem the land and to settle permanently on it.
From 1811, the township, for the most part consisting of typical rustic dwellings with walls of dry stone shaped trulli (pagliare) or in the shape of inverted earthenware pot (grastudde), and indicated by the name of Marina Village Reunited or Modugno, took the name of Palese. With this name is, in fact, officially known as the location, that by Royal Decree, signed by Gioacchino Napoleone (Murat), King of the Two Sicilies, is subject to the judicial district of the District of Modugno. In 1928 the territory of Palese, bounded to the west by way Capitaneo and east by Modugno away from Via Duca d'Aosta and the stradella Mangialardo, coincident, for the most part, with the former territory declared "promiscuous" as early as 1511 by Isabella of Aragon, Duchess of Bari, in order to allow the release to the sea to the town of Modugno, administratively passes from this to that of Bari, which already belongs to the territory of spots.
The township is consolidated on an axis defined by the current main road Corso Vittorio Emanuele (internal parallel of the ancient Via Resort) around the "polarity" such as the Portico of Papapicco at Capitaneo Palace, the ancient church, the present rectory. Perpendicular to this axis are developed, according to a precise metrical scansion (multiples of the centurions?), Dozens of alleys that, in some cases, become roads towards the sea or towards the country and in others, remain dead ends in a structure to " comb ". In fact, right at the intersection of Corso Vittorio Emanuele with some major arteries (via Modugno, via Tower Brencola) develop specific nodes of architectural significance.


Santo Spirito

The urban nucleus of Santo Spirito rises when in the first half of 1800 the old "locus Sancti Spiritus," for centuries belonging to a Benefit Chamber of Royal Patronage for the most part, is divided up and given in subenfiteusi. Agricultural land is freed, it will start the private building, stands the church dedicated to Santo Spirito nd build patrician villas belonging to the noble classes and the rich bourgeoisie Bitonto. The resort of Santospirito, inserted nell'ager Butuntinus, it is well known since Roman times, it was crossed by the Via Traiana and comfort because the seat of a small port used by inland cities to the coast for export of its agricultural products, as evidenced by the presence of a wreck of a Roman ship, loaded with amphorae, in the waters off the former "Tower of Finance." The coast was also the point of supply of water for the sailors, given the presence of many sources of spring water. The geographer and cartographer Arab Idrisi, who lived in the second half of the twelfth century, indicates the cove by the name of "burg. Gilu, although it is said that '. silu "(tower silos). In 1928 the territory of Santospirito for centuries belonging to the municipality of Bito, he joined the City of Bari



ORIGIN OF NAMES
Between myth, legend and history

MANIFEST

- In the deeds preserved in the Archives of the Basilica of San Nicola and that of the Cathedral of Bari are indicated, around the eleventh century, a place called Palizzo that you think may indicate, with considerable probability, and historical foundation, that of Palese. According to the scholar V. A. Melchior, who first gives such a case, the name of the name originates from the presence in the fences or wooden fences (lat. palitium), erected in defense of rural houses and flocks. Based on a research carried out by the local historian Vito Ricci, the oldest indication of that name dates back to 1048. The reference to such locations is present in the acts of Cadastre of Bari in the years and in later centuries with variations similar to each other (Paliczio, Palisco, Paliso, Palieso).

- The jurisdiction of the Bishop of Giovinazzo is present in medieval times, around 1100, a hamlet named Puzillum. The student identifies Lozito Vito in this house the future urban core and the name Palese.

- Near Palace Capitaneo can still see a building with arches called Portico of Papapiccolo, used in the seventeenth century as a place of rest for travelers and shepherds. Such a "millstone", according to local historian Leonardo Del Turkish, is run by an unknown host, a native of Palo del Colle, nicknamed "the Palese." Which he could derive the name.

- In the General Cadastre Modugno year 1752 is present in the area of ​​the square Capitaneo, a Tower Palese, sixteenth, so called because, placed on high ground, is visible from the surrounding area. The origin of the name may derive Palese, according to some local scholars and Modugno (Potenza, Milan and others), from the name of this tower, mentioned, however, even in the Atlas Rizzi Zannoni 1807.

- On the rock that juts out into the sea called La Punta archaeological excavations carried out in 1987, directed by Dr. F. Radina, have testified to the presence of human settlements, as already suggested by the research of Prof. Masellis of 1964, to the Neolithic period (6000 BC.). The remains indicate the presence of the foundations of a solid stone building on the rock suggest that the structure was of considerable importance.
One could speculate that it is, given its orientation in the east-west direction, to a place of worship, perhaps a small temple dedicated to a deity in ancient rural pre-Roman times, the goddess Pale, protector of herds and shepherds . The name of this deity (lat. Pal, Pales) could be associated to Palese. Even in the 70s of last century it was easy to see that before shearing the flocks were conducted at the end of the rock and pushed into the water to be washed, almost a rite of purification as was the case during the Palilie, Roman festival dedicated to the goddess.

- A poem in the vernacular of the poet Peter palesino Palasciano refers to an unlikely mythical origin of the name linked to a tragic love between Jupiter and a young girl by the name of the place Palese.


Santo Spirito

- The scholar Lozito Vito believes that to give the name to the locality has not been the presence in the area of ​​a church dedicated to Santo Spirito  but instead, it was the "locus" "Sancti Spiritus", a name already existing in ancient times and amounted to the first time in a document of 1261.

- In the first half of 1700 you have certain knowledge that the ancient church located in the territory of Santo Spirito near the sea", of which you do not know the dedication, there is a painting of the Holy Spirit, though a story regarding S . Francis refers to the presence, at the time of the saint, a "chieusola" dedicated to Santo Spirito and located near the Castle of Argiro (formerly Castle Saracino) located at the western end of the harbor, of which the remains are still visible within the existing homes.

M & M. Bavaro

LA PUNTA IN PALESE - BARI

The rock that juts out into the sea adjacent to the bathhouse "The Bay", called "La Punta", contains one of the oldest archaeological sites in the territory of Palese.
It dates back to the Neolithic period.

An excavation campaign carried out in 1987, directed by Dr. F. Radina, testified the presence of the last piece of a human settlement dating back to a period older than that used by the research of Prof. Masellis of 1964, which identified a prehistoric village dating back to 3000 BC in the area immediately upstream and in the adjacent area of ​​"The Title".

The remains of a solid foundation of existing stone on the cliff, with a width of m.1, 80, suggest that the wall structure built on the same, although its function is still unknown, however, was, in size and technique, of considerable importance , reflecting the presence of a highly evolved civilization dating back to 8000 years ago, suddenly disappeared.

A small bowl of purified clay miniature greenish - like "Serra d'Alto" - along with other fragments of pottery of the same type and kind of "Diana", found during excavations, might be indicative of the different phases of use of ' settlement, ranging from the most ancient and most recently that of the Neolithic period.

At the end of the excavations, which affected only a part of the rock, the archaeological finds have been covered by a layer of soil to protect the same,, waiting for further studies and to enable their future development.

Only a lucky intervention in 2008, meanwhile, has prevented the excavation of the same, having been designed and started on the rock, ignoring the presence of the site, public works to level in order to use as a possible area for bathing.

Additional tests archeological are still made at the beginning of 2013 in the area immediately upstream of the reef and adjacent to it, across the street, in a area where it had been, meanwhile, questioned the relative bond of protection.
It is believed that this research, together with the archaeological discoveries made, recently, in Bosnia, in Kisovo, will most likely provide us with certain information related to that very advanced civilization that was present around 8,000 years ago, also on the coast palesino, then disappear.

The existence of branches, roots and leaves fossilized in the rock, visible in the most tampered with the small promontory of "La Punta", suggesting that the entire coastal area, which is still characterized by the presence of the spring waters that flow through the fissures of the stratified rocks of the coast, the so-called "water of Christ", was once covered by thick vegetation.

 Old local stories, myth and legends tell us that the rock, in ancient times, was an important place of worship, where there was a temple dedicated to a deity rural pre-Roman times, the goddess Pale, protector of herds and shepherds.

 The orientation of the building structure discovery, which is in the east-west direction, which is typical of the temples, it could also endorse this hypothesis.
Even in the 70s of last century it was easy to see that, before the time of shearing, the flocks of local shepherds were conducted annually at the end of the rock and, following the ram, which was pushed into the water and, then, swimming reached the shore, were washed, almost an ancient purification ritual, as was the case during the Palilie, the ancient Roman festival dedicated to the goddess on 21 April.
The name of this deity (lat. Pal, Pales) is, with a lot of imagination, associated with the name of Palese.

A tragic incident took place on July 17 of 1954 in the area immediately in front of the webiste, where numerous pottery shards came out of the ground ..
In a sandy soil left abandoned, as, however, was that of 'entire band that came from the waterfront up to the National road, three boys died, suffocated in a small tunnel, collapsed suddenly, they had dug to play hunting the treasure.

For John Pistorio, 13 years old, Rocco Chiusolo, aged 15, Renato Andreatini, 11 years old, "the land was for them to play and death."

http://goo.gl/maps/w2fqD


Mimmo bavaro

PROVINCIA / PATTI TERRITORIALI/ AREA METROPOLITANA / CITTA' METROPOLITANA breve cronistoria

1990.
Già nel 1990 vi furono ipotesi circa la perimetrazione di un"area metropolitana con 44 Comuni e circa 400.000 abitanti con funzioni e territorio non molto diversi da quelli della Provincia. Inoltre la costituzione della nuova Provincia della BAT (Barletta-Andria-Trani) ne limitava prospettive e potenzialità.

1999.

Allo scopo di avviare strategia di Marketing territoriale ed attrarre finanziamenti del PO Regione Puglia (2000-2006) si avviarono altre forme di aggregazione tra i comuni del Barese con l'istituzione di Patti Territoriali che vedevano interessati i Comuni di  Bari, Adelfia, Bitetto, Bitritto, Capurso, Casamassima, Modugno, Sannicandro, Triggiano e Valenzano.

2004
nasce il PIT n. 3 - Area Metropolitana di Bari con l'obiettivo del "Consolidamento del polo di reti e nodi di servizi presente nell’area metropolitana sia rispetto alle infrastrutture di logistica e di trasporto, sia rispetto ai servizi innovativi di rete basati sull’offerta di prestazioni della Società della Conoscenza” comprendendo  15 comuni (Bari, Adelfia, Bitetto, Bitritto, Capurso, Casamassima, Cellamare, Modugno, Mola di Bari, Noicattaro, Palo del Colle, Rutigliano, Sannicandro, Triggiano, Valenzano), una 
superficie di circa 660 Kmq euna popolazione di oltre 560 mila abitanti.

2005
Presentato dal Comune di Bari il progetto BA-2015 Piano Strategico Metropoli della città di Bari  per un nuovo modello di governance e pianificazione strategica metropolitana dell'area di Bari, con l'obiettivo di creare una struttura per la pianificazione strategica. La pianificazione strategica nell’area barese avviata tra il 2004/2005 ha portato alla  sottoscrizione il 12 ottobre 2006, con deliberazione della Giunta Municipale di Bari n. 846, di un protocollo d’intesa firmato dalla Provincia di Bari e da 30 Comuni compreso il Capoluogo (Patto per la pianificazione strategica di Terra di Bari).

2007
Nel 2007 la Provincia di Bari e i Comuni sottoscrittori del patto hanno costituito un associazione
al fine di rafforzare le politiche di area vasta con l’obiettivo di proporre una vera e propria
Unione di Comuni.ì con 1.000.000 di abitanti, 31 comuni, una superficie di km² 2.270 e una densità di  ab./km² 258.